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Moscato Bianco

Il vitigno del Moscato bianco è un’uva di tipo aromatico diffusa in tutta l’Italia o quasi ed è molto importante per la sua superficie vitata. Il moscato bianco appartiene alla famiglia dei vitigni Moscati aromatici: il suo nome deriva dalla parola “muscum”, in latino muschio e il suo aroma caratteristico si trova nell’uva. Probabilmente corrisponde al termine “anathelicon moschaton” in Greco oppure all’”uva apiana” dell’antica Roma. Corrisponde al vitigno che in Francia è chiamato “Muscat à petit grains”: il termine “musquè” viene tradotto correttamente come “aromatico”.
Il Moscato bianco ha tantissimi sinonimi, in genere in riferimento alle zone di produzione. I più importanti sono il Moscadello di Montalicino, il vino Moscato di Canelli, quello di Trani, d’Asti, di Siracusa, di Sorso Sennori e il Weisser Muskateller in Alto Adige.

Caratteristiche, aromi, note di degustazione

Il vino prodotto dal vitigno del Moscato bianco ha un tipico colore giallo paglierino con dei piacevoli riflessi dorati. Al naso questo vino si presenta con delle note molto intense e piuttosto aromatiche, ma anche fruttate e floreali, con delle note sia di pesca che di fiori bianchi. In bocca la sua effervescenza è molto delicata ma è anche persistente e l’acidità ai lati della lingua riesce a equilibrare quella sensazione dolce che è tipica del vino moscato. Bevuto è un vino fresco, dolce e morbido: infatti al palato questo vino è molto aromatico, ma anche fragrante.

Abbinamenti Moscato Bianco cibo

Il vino moscato bianco è un’ottima scelta per abbinare la pasticceria secca e a base di nocciole, insieme alle creme e al cioccolato.
Un altro ottimo abbinamento, assolutamente da provare, è quello con il salame fresco. In questo caso la carbonica aiuta a sgrassare e restituisce una bocca pulita: la sapidità del salame fresco, insieme alla dolcezza del vino moscato regalano a chi l’assaggia un contrasto molto piacevole.
Infine in particolare il vino Moscato d’Asti e l’Asti Spumante ben si abbinano anche a dei dolci lievitati come i tipici natalizi panettone e pandoro, ma sono ottimi anche gli abbinamenti con torte classiche come ad esempio la torta Margherita, le ciambelle, ecc. La presenza nel vino dell’anidride carbonica, insieme all’alcol e agli zuccheri che non sono eccessivi si accordano bene con la natura morbida di questi dolci.

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