Il nome Refosco deve le sue origini al termine ‘ràp fosc’, che veniva utilizzato comunemente dai romani nei tempi antichi per identificare un grappolo scuro, da cui il vino viene prodotto e prende il nome attuale. Questo pregiato vino deriva dalla raccolta e lavorazione dell’uva coltivata esclusivamente nei colli orientali del Friuli, in provincia di Udine; a rendere ancora più esclusivo e particolare questo vino vi sono alcuni tipi di grappoli, poiché le attaccature degli acini poco prima della vendemmia cambiano colore passando da un marrone chiaro ad un rosso intenso: ecco spiegato perché una tipologia di Refosco è proprio quella chiamata Refosco dal Peduncolo Rosso.
Caratteristiche, aromi, note di degustazione
La tonalità di questo vino è forte e decisa, proprio come i suoi sapori: presenta un colore rosso con riflessi violacei molto intensi, un forte impatto visivo che si traduce in un gusto altrettanto deciso nel momento dell’assaggio.
Un gusto acidulo e corposo lo contraddistingue sin dal primo assaggio, al quale segue una nota acidula che aiuta a bilanciare i sapori e a conferire un equilibrio unico al vino.
Abbinamenti Refosco cibo
L’ideale per gustare questo vino in tutta la sua essenza è consumarlo in abbinamento a pasti dai sapori decisi e forti, conditi e saporiti; piatti di selvaggina, carne rossa e primi piatti rustici come pasta e fagioli o zuppe rinforzate si abbinano perfettamente con il Refosco.
Può essere anche un perfetto vino da aperitivo, abbinandosi in maniera discreta a formaggi stagionati e a salumi; la sua armonia con le pietanze salate lo fa diventare perfettamente abbinabile inoltre a stuzzichini e piccoli appetizer per completare l’happy hour.
E’ possibile preferirlo anche bevuto da solo, per poter gustare tutto il suo gusto e la decisione dei suoi sapori sorso dopo sorso.