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Frutta di Martorana

I frutti di Martorana sono tipici dolcetti siciliani che per la loro bontà sono amati nel mondo intero. Ma non è solamente il sapore delizioso ad averli fatti conoscere ed apprezzare nel resto d’Italia ed all’estero, bensì anche il loro aspetto caratteristico, che riproduce fedelmente frutti e talvolta ortaggi.
E’ l’intera regione siciliana a produrre i frutti di Martorana, ma ad essere maggiormente impegnate nella produzione di questi dolci sono Palermo e le province di Trapani, Messina ed Agrigento.
La storia di questi dolcetti è piuttosto antica e si lega alla Chiesa della Martorana, da cui presero il nome. Accanto a questa chiesa, situata nel centro storico della città di Palermo, sorgeva un convento benedettino. Si racconta che furono proprio le suore di questo convento a preparare per prime i dolcetti dalla forma di frutti.
Sempre la tradizione vuole che le suore ebbero l’idea di creare dolcetti a forma di frutta per sostituire i veri frutti del giardino, rendendo così più gradevole il convento agli occhi del Papa, che si apprestava ad una visita.
Fino al 1886 la ricetta era stata segretamente custodita ma poi, in seguito all’abolizione delle corporazioni religiosi, si inziò a diffondere prima tra i pasticceri palermitani e poi tra tutti i pasticceri siciliani.
In origine la frutta di Martorana era preparata in occasione della festività dedicata ai defunti, mentre oggi è possibile consumarli in ogni periodo dell’anno.

Caratteristiche e sapore

Vedere un’insieme di frutti di Martorana vuol dire ritrovarsi di fronte ad un’esplosione di colori: il giallo delle banane, l’arancio tenue delle albicocche e quello più intenso delle pesche, il giallo dei limoni, il rosso dei pomodori.
A rendere inconfondibili questi dolcetti è anche il loro sapore: il palato avverte tutta la morbidezza e la delicatezza delle mandorle. Farina di mandorle e zucchero sono i due ingredienti alla base della preparazione di questo delizioso prodotto.

Metodo di preparazione

Per ottenere questi dolcetti si inizia dall’impasto, che si ricava tritando mandorle, zucchero ed acqua. Formato l’impasto si procede con la lavorazione artigianale della pasta, che viene manualmente modellata per farle assumere le forme dei fruttini. Successivamente si lasciano asciugare i frutti che, una volta asciutti, vegono colorati tramite l’ausilio di un pennello con i coloranti alimentari.
Infine, si attende nuovamente che i frutti siano asciutti per concludere la loro lavorazione con qualche spennellata di lucido.

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