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Fiano di Avellino DOCG

Il Fiano è uno dei vitigni autoctoni campani più antichi. Sebbene sull’origine del suo nome ci siano tante teorie, la più accreditata lo fa derivare dai primi coloni provenienti dal Peloponneso, l’antica Apia, che portarono in Campania questo vitigno che prese poi il nome di vite apiana.
Oggi il Fiano è diffuso in Campania, in Puglia, nelle province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Potenza e Val d’Itria: in queste zone, questo vitigno viene coltivato con il Sistema Avellinese, cioè un sistema di spalliere 4 guyot o a cordone speronato. La sua zona d’elezione, però, rimane la Campania, in particolare l’Irpinia e la zona della DOCG Fiano d’Avellino.

Caratteristiche vino e vitigno

Considerato da sempre uno dei vitigni a bacca bianca più nobili d’Italia, è la base di vini bianchi caratterizzati da note di pera, nocciola, miele e mela ma anche di passiti di grande pregio. Il più famoso è sicuramente il vino Fiano di Avellino DOCG.
Vino tra i più raffinati del Sud Italia, la sua produzione interessa, secondo il disciplinare, un’area che comprende 26 comuni nella provincia di Avellino, compresa la zona di Lapio, dove il vitigno Fiano, dice la tradizione, fu inizialmente trapiantato. 
Questo vino viene prodotto con un minimo di 85% di uve Fiano, massimo 15% di uve Greco bianco, fino al 15% di Uve Coda di Volpe bianco e ancora un massimo di 15% di Trebbiano toscano bianco. La vendemmia si effettua a mano entro metà ottobre.
Viene vinificato in bianco e la fermentazione, che gli regala 12-13°, dura 15 giorni; l’imbottigliamento avviene a primavera e si avvia così un periodo d’invecchiamento di 3 o 4 mesi prima della commercializzazione.

Aromi e note di degustazione

Il vino Fiano è un vino dal colore giallo dorato intenso e luminoso.
Il suo bouquet rivela note di frutta tropicale, nocciole, noci tostate, mandorla amara, pera, mandorle tostate e fiori bianchi.
Il suo gusto è morbido, elegante, fresco e pulito, armonico e raffinato.

Abbinamenti cibo consigliati

Il vino Fiano di Avellino si sposa bene in abbinamento con piatti a base di pesce, frutti di mare, pollame e carni bianchi, ma anche insalate e formaggi freschi e risotti leggeri a base di pesce o verdure; va servito tra gli 8 e i 10 e si può abbinare anche come aperitivo.
L’ottimo l’abbinamento con Mozzarella di Bufala, prodotto tipico del territorio.

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