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Lacrima di Morro d’Alba

E’ merito nientemeno che di Federico Barbarossa se la pregiata Lacrima di Morro d’Alba, un rosso DOC la cui produzione è permessa esclusivamente nella zona della provincia di Ancona, può vantare una citazione storica che risale addirittura al 1167, periodo in cui l’imperatore si stabilì in queste terre.
Ogni primo fine settimana di maggio, a Morro d’Alba, si tiene la festa della Lacrima, una tradizione che si tramanda da oltre quarant’anni per valorizzare sempre più quest’ottimo vino rosso marchigiano.
Per ottenere la denominazione d’origine controllata, il vino Lacrima di Morro dev’essere obbligatoriamente composto per l’85% almeno dal vitigno Lacrima e, per il restante 15% al massimo, dal Montepulciano e/oppure dal Verdicchio.

Caratteristiche, aromi, note di degustazione

Il Lacrima di Morro d’Alba è un vino di colore rosso rubino dalle intense sfumature tendenti al violaceo. Grazie all’invecchiamento, il Lacrima di Morro d’Alba acquista un profumo tra il fruttato e il floreale con sentori di fragola, mora, mirtillo e viola. La sua struttura è piuttosto corposa; al palato risulta asciutto, il tannino si fa sentire, ma senza esagerare. Talvolta il sapore è di violetta. Questo meritevole rosso marchigiano, però, può essere degustato anche giovane, a partire dalla metà di dicembre: in tal caso i toni sono assai delicati.

Abbinamenti cibo consigliati

Per godere appieno del vino Lacrima di Morro d’Alba un abbinamento perfetto è quello con alcuni prodotti tipici delle Marche quali il gustoso salame lardellato di Fabriano o con i ciarimboli, ossia salsicce di fegato, ma anche con secondi di carne bianca e con il rinomato brodetto all’anconetana, uno dei fumetti di pesce più noti in Italia.
Va servito a una temperatura di 16-18°C, preferibilmente in calici a ballon.

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