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Vastedda della Valle del Belice DOP

Il Vastedda della valle del Belice DOP è un formaggio a pasta filata ottenuto da latte ovino, e che viene prodotto in Sicilia, nelle provincie di Agrigento, Palermo e Trapani. Questo formaggio, l’unico proveniente da latte ovino prodotto in Italia a pasta filata, viene fatto ormai da secoli nell’isola meridionale; narra la leggenda che esso nacque da un errore di un pastore, il quale lasciò inacidire una forma di formaggio, e dopo averlo immerso in acqua calda per recuperarlo, ottenne un prodotto completamente nuovo. Non è certo se l’etimologia del nome sia da ricercare nella parola “vastedda”, cioè scodella fonda, quella dove secondo la leggenda il pastore depose il formaggio appena “creato”, oppure da “vasta”, che nel dialetto locale significa “guasta, mal riuscita” per sottolineare il fatto che nascesse da un errore.
In ogni caso, i mastri caseari della Valle del Belice pensarono bene di seguitare la produzione di questo alimento, recuperando i pecorini usciti male facendoli filare a caldo e producendo un latticino di forma ovoidale. Ancora oggi per il processo produttivo vengono usati strumenti antichissimi, come il piddiaturi, la tina, il tavoliere e la rotula per la filatura, il calderone in rame e i piatti fondi in ceramica. È proprio l’ausilio di questi mezzi che rende possibile per il formaggio acquisire un gusto e una consistenza particolare e che lo contraddistingue, caratterizzandolo come un prodotto caseario tradizionale pregiato e ricercato.
Una volta fatta la cagliata, essa viene rotta con la rotula e quindi viene aggiunta acqua calda; la massa caseosa che si è solidificata viene pressata, lasciata a temperatura ambiente nelle fiscelle in giunco e fatta fermentare. Dopo circa una giornata, la cagliata viene tagliata e scottata in acqua calda; dopo essere stata filata, viene asciugata e quindi ripiegata come un cordone, prima di essere lavorata a treccia. Dopo di che viene messa nei piatti di ceramica, viene salata e fatta asciugare fino a due giorni, prima di essere pronta per il consumo.
Il Vastedda non ha crosta, ha una pasta omogenea, di colore bianco e liscia; l’aroma è inconfondibile, di latte fresco di pecora, piuttosto dolce e toni appena aciduli. Ottimo con pane “cunzato”, olio siciliano, verdura e un bicchiere di Regaleali Tasca d’Almerita.

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