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Susumaniello

Il vitigno Susumaniello deve il suo singolare nome al fatto che le uve venivano trasportate sul dorso dei somari. Le piante hanno elevata produttività quando sono ancora giovani. Man mano che il ceppo invecchia la produttività diminuisce. Si pensa che le origini di questo vitigno siano dalmate. Le uve presentano acini di colore blu intenso. Il vino ottenuto, quindi, sarà dotato di grande struttura. Il Susumaniello viene vinificato sia in purezza che in blend con altri vitigni quali il Negroamaro e la Malvasia Nera di Brindisi. L’utilizzo del Susumaniello è previsto nel disciplinare di alcune DOC pugliesi: Brindisi DOC, Salento IGT, Squinzano DOC, Tarantino IGT e Valle d’Itria IGT.

Caratteristiche, aromi, note di degustazione

Il vino a base di Susumaniello si presenta all’esame visivo con un colore rosso rubino carico. La buona struttura alcolica è rilevabile dagli archetti stretti e lacrime lente che scendono lungo le pareti del bicchiere. All’esame olfattivo si percepiscono sentori caratteristici che ricordano frutti rossi, tra cui spicca la prugna. Note erbacee con un sottofondo di speziato completano il bouquet. Al palato è complesso, fresco e piacevolmente tannico. In generale, il vino può essere definito armonico ed equilibrato con buona persistenza e finale lungo.

Abbinamenti Susumaniello cibo

L’abbinamento ideale del Susumaniello è con primi piatti conditi con succulenti sughi di carne di bovino, maiale o agnello. La carne arrosto o alla brace prediligono il Susumaniello in quanto riesce perfettamente ad esaltare questo genere di pietanze. Un abbinamento azzeccato è sicuramente con le interiora dell’agnello che vengono preparati ad involtini e poi cotte alla brace. Ottimo abbinamento sono carni cotte in umido o alla brace accompagnate da cicoria, fave e cime di rapa.

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